
“In molti si chiedono i benefici della pedana vibrante e sempre più palestre le stanno adottando.
Ma funzionano veramente? E quali sono gli esercizi più efficaci?”
Ogni tanto si assistono a delle nuove introduzioni di nuove macchine nelle palestre o per l’home fitness. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’introduzione delle pedane vibranti. Queste macchine sono costituite da pedane che vibrano a frequenze elevate e variabili sulle quali si sale per svolgere esercizi o semplicemente per rimanere fermi.
Qual’è il principio che sta dietro alla presunta efficacia di questi macchinari? Per rispondere a questa domanda ti devo dare una panoramica veloce (e non del tutto esaustiva per dovere di sintesi) di come sono costituiti i nostri muscoli.
Ogni gruppo muscolare è costituito da 3 fibre diverse. Le prime sono definite lente perché il loro scopo è quello di supportare i movimenti che sono appunto lenti ma costanti e per lunghi periodi di tempo. Un esempio classico è una lunga passeggiata o una maratona. Molto prima che l’uomo inventasse i mezzi di trasporto era solito percorrere lunghe distanze a piedi. Per questo la natura ci ha fornito di queste fibre che sono molto molto efficienti in termini di consumo calorico e ci permettono appunto di percorrere queste distanze senza troppi problemi.
Un altro tipo di fibra è quello definito veloce e il suo scopo è di permetterci di percorrere brevi distanze ma a una velocità molto maggiore. Dovendo scappare da un predatore o dovendo noi rincorrere una preda per mangiarla la natura ci ha dato queste fibre, che per definizione sono molto inefficienti energicamente dovendo sostenere sforzi di breve durata.
Infine abbiamo le fibre super veloci e sono quelle che entrano in gioco ad esempio quando tocchiamo un oggetto rovente o appuntito e per riflesso siamo portati ad allontanare la mano per non farci male.
Quando corriamo o camminiamo su un tapis roulant attiviamo soprattutto le fibre lente, le quali come detto sono molto efficienti in termini energetici. Ciò significa che per bruciare molte calorie dobbiamo veramente correre o camminare a lungo. Se pensiamo che un maratoneta consuma in media 2400 calorie circa per maratona, e che un chilo di grasso sono 9000 calorie, questo può darti un’idea di quanto sforzo e tempo dobbiamo impiegare per bruciare grasso semplicemente camminando.
I sostenitori delle pedane vibranti d’latro canto dicono che quando siamo su una di queste pedane ed essa vibra a una frequenza elevata, accadono due cose. I muscoli sono sottoposti a uno sforzo pari a 10-15 volte l’accelerazione gravitazionale, seppur per lunghezze molto molto piccole (si parla di qualche millimetro). Questo significa che se ad esempio assumiamo la posizione dello squat è come se eseguissimo l’esercizio con un peso molto molto maggiore del nostro, seppur per brevi distanze.
Il secondo aspetto è che le fibre attivate non sono quelle lente, ma quelle super veloci e solo in seguito quelle veloci e le lente. Tutto ciò si traduce in un consumo calorico molto molto più elevato, fino a 3-400 volte di più che in un normale tapis roulant.
Ovviamente non è sufficiente rimanere su una pedana vibrante fermi immobili per ottenere gli effetti desiderati. E’ importante sia cambiare posizione spesso sia svolgere esercizi come squat o piegamenti, che vedremo fra poco.
Sempre i sostenitori delle pedane vibranti affermano che ci sia anche un aspetto ormonale da tenere in considerazione. Abbiamo già visto in altri articoli l’importanza di mantenere buoni livelli di testosterone per i nostri obiettivi di aumento della massa muscolare o dimagrimento. Secondo questi, la pedana stimolando le fibre super veloci mantiene alti i livelli di questo importante ormone riducendo allo stesso tempo il cortisolo, l’ormone dello stress il cui livello dovremmo cercare di tenere basso.
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ESERCIZI
Se sei interessato a provare questo strumento, ci sono diversi esercizi che puoi provare, sia per la parte alta che per quella bassa del corpo. La cosa importante è che non si rimanga fermi e con ad esempio le gambe rigide. Questo trasmetterebbe le vibrazioni alle articolazioni mentre noi vogliamo che lo stimolo arrivi ai muscoli. Semplicemente flettendo le gambe sottoponiamo i muscoli a uno stress. Se poi svolgiamo esercizi, aumentiamo l’intensità dell’allenamento con conseguente probabilità di aumentare l’efficacia.
Per la parte alta possiamo tranquillamente svolgere esercizi come:
- Flessioni (sia con le mani che con le gambe che appoggiano sulla pedana, alternativamente)
- Dips per tricipiti
- Plank
e in genere tutti gli esercizi che normalmente svolgeresti su una superficie piana. La differenza ovviamente è che ne avrai una vibrante la quale come detto andrà a stimolare un altro tipo di fibre muscolari.
Per la parte bassa invece possiamo svolgere tutti gli esercizi classici come:
- Squat
- Affondi
- Step
e tutti quelli che trovi generalmente per la parte bassa del corpo, ovviamente la superficie d’appoggio sarà diversa.
Come inserire questi esercizi nel tuo normale allenamento? Personalmente non sono un fan di queste pedane e sicuramente non le consiglierei come unica soluzione di allenamento. Tuttavia per provare e soprattutto variare un po’ la routine si possono svolgere esercizi mirati. Un esempio potrebbe essere inserire un esercizio, diciamo gli affondi, con queste pedane quando alleniamo le gambe. Detto questo, non consiglierei mai a un mio cliente di eseguire l’intero work out su una pedana vibrante.
CONCLUSIONI
Sebbene le novità facciano clamore e siano sempre ben accette, bisogna poi sempre verificare l’efficacia o meno in termini di risultati. Tutto il discorso che ti ho riportato prima delle fibre muscolari è stato contestato da alcuni studiosi. A loro volta i sostenitori delle pedane vibranti affermano che ci sia davvero un’efficacia, a patto che il tempo durante il quale si rimane sotto sforzo sia sufficiente e l’allenamento non sia troppo breve.
Personalmente mi sento di consigliarti di provarla per variare il tuo allenamento se ti ispira. Credo che si possano ottenere ottimi risultati anche senza. Ma alla fine conta molto anche fare ciò che ci piace quindi se vedi che ti ci trovi bene direi che può essere sicuramente una buona opzione.
Alla prossima.