Ti racconto una storia nella quale molto probabilmente ti ritroverai perché si tratta di una situazione che accomuna tante persone che vogliono migliorare la propria forma fisica.
Marco, così lo chiameremo, decide di migliorare la propria forma fisica dopo qualche mese di inattività. Vede che la pancetta sta aumentando e questo non gli piace, soprattutto a come si vedeva in passato con un addome migliore di ora.
Anni fa aveva già provato ad iscriversi in palestra ma, non essendo seguito, non aveva avuto grandi risultati e dopo poco tempo aveva mollato senza risultati e privo di quella motivazione essenziale per proseguire nel lungo periodo.
Nonostante ciò, decide comunque di dare una svolta alla propria forma fisica e iscrivendosi in una palestra che hanno aperto da poco vicino a casa sua.
E’ fiducioso che le cose possano andare meglio quindi si alza dal divano sul quale ormai passava troppo tempo nelle ultime settimane e una volta prese le chiavi della macchina, guida verso la palestra sentendo dentro di sé quella carica che ogni volta percepiva in passato quando si allenava.
Dopotutto, è impossibile che tutte le palestre lavorino come in quella dove era iscritto e spera che la professionalità possa essere più alta.
Parcheggia l’auto, entra in palestra e dopo qualche minuto di attesa riesce ad avvicinarsi alla reception per l’iscrizione.
E’ in dubbio se fare il trimestrale per valutare intanto come va oppure addirittura l’annuale.
Opta per la prima opzione e da subito sente che qualcosa non va: l’impiegata che raccoglie i suoi dati lo fa distrattamente quasi senza guardarlo negli occhi.
Tira un lungo sospiro senza arrivare a conclusioni affrettate quindi una volta selezionato l’abbonamento trimestrale procede al pagamento motivato a fare meglio che in passato.
Finita la parte burocratica, parla con un istruttore di sala che senza fargli troppe domande, gli rifila una scheda che Marco percepisce essere standard e non personalizzata per il suo obiettivo e le sue caratteristiche.
La motivazione comincia a scendere e la sensazione di Déjà vu si fa sempre più insistente.
Notando che l’istruttore non gli mostra gli esercizi, Marco chiede se gli può spiegare qualche movimento per sicurezza e l‘istruttore di sala gli risponde velocemente, troppo preso da altre schede non personalizzate sulle quali scrivere i nomi di altri ragazzi.
Nel frattempo il nostro sventurato protagonista di questa storia va sul tapis roulant per il riscaldamento iniziale e vede con la coda dell’occhio l’istruttore di sala che parla con alcune ragazze nella zona della lat machine.

Evidentemente ha cose “più importanti” da fare. Marco tira un altro grande sospiro quindi si avvia verso il rack con i manubri per provare qualche esercizio che eseguiva in passato.
Con il passare dei minuti Marco si trova sempre da solo in sala pesi, con la scheda fotocopiata e uguale per tutti senza che l’istruttore gli dimostri un minimo di professionalità.
Comincia ad arrabbiarsi pensando che poco prima ha fatto il pagamento con un’impiegata che, a sua volta, non dimostrava grande interesse nel suo obiettivo e che pensava solo ala fine del suo turno.
A questo punto il nostro amico si avvicina all’istruttore, che sta ancora parlando con le ragazze, per chiedergli di nuovo se gli può mostrare qualche esercizio.
L’istruttore gli risponde sbrigativamente quindi, quasi di fatica, si trascina verso il rack dei manubri dove Marco comincia a fargli qualche domanda.
L’istruttore risponde superficialmente con un occhio rivolto sempre alle ragazze.
Per porre fine a questa farsa, Marco gli dice che ha capito e prosegue l’allenamento senza fare più domande.
Terminata l’ora di allenamento effettuato a caso, il nostro protagonista si riveste e torna a casa senza neanche salutare l‘impiegata alla reception che era comunque impegnata in altre “cose più importanti”.
Arrivato a casa Marco si pente della sua decisione e, una volta seduto sul divano, fra uno zapping e l’altro, prova per curiosità a scrivere “Personal Trainer Online” su Google.
Gli compare il sito di Luca Grisendi e da subito si rende conto che il livello di professionalità è anni luce superiore rispetto alla palestra dove era appena stato.
Dopo aver visto qualche video di Luca e capito come funziona il Servizio, Marco lo contatta per fare finalmente un salto di qualità.
Luca gli risponde subito dimostrandosi disponibile, gentile e molto attento ai reali bisogni di Marco.
Dopo pochi minuti il Servizio viene attivato e Marco sente finalmente di essere sulla strada giusta.
Rimpiange di aver pagato l’abbonamento in palestra e chiede a Luca se può allenarsi a casa. Una volta sentita la risposta affermativa, ordina una panca, due manubri ed un bilanciere e si prepara per raggiungere una volta per tutte i suo obiettivo.

Nel frattempo, mentre Luca prepara la Video Scheda personalizzata in base ai dati raccolti inizialmente, Marco guarda il Video Corso sull’Applicazione dedicata per avere tutti i concetti di base compresa l’autoconsapevolezza, che rappresenterà per lui una vera e propria rivoluzione anche al di fuori dell’ambito allenamento.
Quindi, una volta che Luca ha creato la strategia iniziale, Marco inizia ad allenarsi a casa con il supporto a distanza costante e con il video di esecuzione per ogni esercizio sempre disponibile.
Da subito percepisce che la strada è finalmente quella giusta e nel primo mese comincia a vedere i primi risultati.
Nel corso dei mesi Luca sarà sempre al fianco di Marco perché quest’ultimo possa ritrovare in se stesso la fiducia necessaria per arrivare all’obiettivo finale mantenendolo nel corso del tempo in un contesto sostenibile e incredibilmente piacevole.
Questa storia ci dimostra che non ha alcune senso allenarsi in palestre dove non sei seguito e dove non ti viene dimostrata alcuna professionalità e passione.
Per questo ho creato il Servizio di Personal Trainer Online: per aiutare le persone a distanza ovunque esse si trovino a fare un immenso salto di qualità in termini di forma fisica.